Domanda
Qual è il significato di trenta pezzi d'argento?
Risposta
Nella cultura ebraica, trenta pezzi d'argento non erano molti soldi. Infatti, era il prezzo esatto pagato al padrone di uno schiavo se e quando il suo schiavo veniva incornato da un bue (Esodo 21:32). La morte dello schiavo era compensata da trenta pezzi d'argento. Ci sono altri due passaggi nella Bibbia che menzionano specificamente la somma di trenta pezzi d'argento, e sono direttamente collegati. Il primo passo si trova in Zaccaria, e contiene una profezia che poi si realizza nel libro di Matteo.
La profezia dei trenta pezzi d'argento precede la descrizione di uno strano episodio della vita di Zaccaria. Dio fece recitare al profeta Zaccaria la parte di un pastore che si prende cura di un gregge di "pecore da macello" (Zaccaria 11:4-14, CEI). Dio se ne servì per illustrare un giudizio profetico contro Israele per aver crocifisso Cristo, prevedendo la caduta di Israele nel 70 d.C. e la successiva dispersione della nazione. Ci sono diversi elementi in questo passo che indicano che si tratta di una profezia su Gesù. In primo luogo, Zaccaria dice di essersi liberato dei "tre pastori" del gregge condannato (versetto 8). I "tre pastori" sono probabilmente un riferimento ai tre uffici religiosi che al tempo di Gesù lavoravano per condannare Gesù: gli anziani, gli scribi e i capi dei sacerdoti (Matteo 16:21). In secondo luogo, Zaccaria rompe i suoi due bastoni da pastore. Uno è chiamato Benevolenza e viene spezzato per simboleggiare la rottura dell'Alleanza mosaica da parte del popolo disobbediente e il fatto che Dio metta da parte la Sua Benevolenza o la Sua cura provvidenziale per permettere che il giudizio si abbatta su di loro (Zaccaria 11:10, CEI). Il secondo bastone, chiamato Unione, è spezzato per rappresentare la disgregazione della nazione da parte dei Romani.
Un altro riferimento profetico si trova nei trenta pezzi d'argento dati a Zaccaria dopo il suo lavoro di pastore. Egli si recò dai suoi collaboratori e chiese loro di pagarlo quanto ritenevano valesse. Gli diedero trenta pezzi d'argento, che lui chiama sarcasticamente un "magnifico prezzo" perché era una somma così piccola (Zaccaria 11:13) - il prezzo pagato per la morte accidentale di uno schiavo. I datori di lavoro intendevano insultare Zaccaria con questa somma di denaro. Per restituire l'insulto, Dio dice a Zaccaria di gettarlo "per il vasaio", e Zaccaria getta il denaro "nella casa dell'Eterno per il vasaio".
Queste azioni sono una profezia incredibilmente accurata e dettagliata perché, quando Giuda Iscariota contrattò con i capi di Israele per tradire il Signore Gesù, chiese: "Quanto mi volete dare, perché io ve lo consegni?". La cabala omicida contò allora per Giuda "trenta sicli d'argento" (Matteo 26:15). Era quanto ritenevano valesse Gesù.
In seguito, Giuda fu sopraffatto dal senso di colpa per aver tradito Gesù e, adempiendo alla vivida profezia di Zaccaria, gettò le trenta monete d'argento nel tempio (Matteo 27:3-5). I capi ebrei usarono i trenta pezzi d'argento per comprare un campo da un vasaio, sempre come aveva predetto Zaccaria (Matteo 27:6-10). Fu in quel campo che Giuda si impiccò.
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