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Domanda

Che cos'è la traduzione culturale?

Risposta


Ognuno vive in una particolare cultura. All'interno di quella cultura ci sono alcune cose che vengono semplicemente "capite" senza essere dichiarate, e altre che possono essere dichiarate e credute senza essere messe in discussione. Quando una persona si trasferisce in una cultura diversa (o legge letteratura di una cultura diversa), è inevitabile che sia tentata di interpretare ciò che vede o legge attraverso la propria lente culturale.

Se stai guidando in autostrada e vedi un cartellone con la scritta "M a 5 minuti", dove la M ha la forma di un arco dorato, sai che si riferisce a un ristorante McDonald's e capisci molto di più di quello che c'è scritto sul cartello grazie alla tua familiarità con la cultura. Sai che puoi ordinare hamburger, patatine, frullati, crocchette di pollo e caffè. Sai anche, intuitivamente, che, se cerchi pizza, tacos o riso fritto, non è questo il posto in cui fermarti. Al contrario, un visitatore proveniente da un'altra cultura potrebbe rimanere perplesso sul significato della M. Oppure, se ha familiarità con il McDonald's della sua cultura, potrebbe pensare erroneamente di poter trovare le tortillas in cinque minuti perché il McDonald's le serve nel suo paese. Si tratterebbe di una supposizione sui McDonald's americani basata sulla sua conoscenza di una cultura diversa.

Se lo stesso cartellone venisse ritrovato tra 1.000 anni, un archeologo potrebbe essere in grado di leggerne le parole, ma, a meno che non abbia una certa conoscenza della cultura americana del XX o XXI secolo, il cartellone trasmetterebbe ben poche informazioni. Se tra 1.000 anni McDonald's sarà il nome di una catena di negozi di ricambi per astronavi e non ci saranno ristoranti fast food, una "lettura letterale" dell'insegna, basata sulla situazione culturale del momento, porterebbe a una comprensione completamente sbagliata. Il cartellone non sarebbe la prova che la maggior parte delle persone negli Stati Uniti del XXI secolo possedevano navicelle spaziali.

Inoltre, il cartello dice che McDonald's è "a 5 minuti". Questa dicitura presuppone che il lettore sia a bordo di un'auto che viaggia a una certa velocità. Sarebbe sbagliato per un pedone che cammina sul ciglio della strada prendere il significato "chiaro e letterale" del cartello e aspettarsi di raggiungere il McDonald's nei cinque minuti successivi. Allo stesso modo, sarebbe ridicolo per il pedone affermare che il cartello era impreciso perché aveva camminato per oltre cinque minuti e non c'era ancora nessun McDonald's in vista.

La Bibbia è stata scritta in un'epoca e in una cultura molto diverse dalla nostra. Sebbene sia stata scritta per noi, non è stata scritta direttamente per noi. Pertanto, dobbiamo resistere alla tentazione di leggere la Bibbia attraverso la nostra lente culturale e dobbiamo anche familiarizzare il più possibile con la cultura della Bibbia, in modo da poterla comprendere come l'avrebbero compresa gli ascoltatori originali.

Alcune traduzioni della Bibbia cercano di inserire il maggior numero possibile di significati nella traduzione stessa. Piuttosto che tradurre semplicemente le parole, queste traduzioni cercano di trasmettere il pieno significato del testo così come sarebbe stato compreso dagli ascoltatori/lettori originali. Queste traduzioni sono spesso chiamate "equivalenze dinamiche".

Un esempio comune di traduzione culturale si trova in Giacomo 2:1, tradotto nella Nuova Diodati in questo modo: "Fratelli miei, non associate favoritismi personali alla fede del nostro Signore Gesù Cristo". Nella nostra cultura moderna, molte persone considerano la parola "fratelli" come inutilmente escludente, e questo ha portato alcune traduzioni straniere moderne di Giacomo 2:1 a dire "fratelli e sorelle" (NIV) o "amici" (CEV) piuttosto che "fratelli". Non è una traduzione letterale (il greco dice espressamente "fratelli"), ma è una traduzione culturale. L'idea di "tutti i credenti, maschi e femmine" è certamente quella che i lettori originali dell'epistola di Giacomo avrebbero compreso.

I traduttori della Bibbia si trovano anche a dover risolvere il problema di come tradurre al meglio la Bibbia in lingue e culture che non hanno concetti equivalenti. Per esempio, come tradurre un versetto come il Salmo 51:7, "Lavami, e sarò più bianco della neve", per una tribù remota dei tropici che non ha mai visto o sentito parlare di neve? Sarebbe opportuno sostituire il termine "neve" con un altro? Una traduzione culturale del Salmo 51:7 potrebbe essere "Lavami e sarò più bianco dell'interno di una noce di cocco". I sostenitori dell'equivalenza dinamica affermerebbero che la formulazione "noce di cocco" è giustificata perché trasmette più facilmente il significato del versetto a quella particolare cultura.

Altri traduttori non sarebbero d'accordo, affermando che il compito del traduttore è quello di tradurre fedelmente le parole della Scrittura, mentre il compito dell'insegnante biblico o del missionario è quello di spiegare le parole in un modo che le persone possano comprendere. Inoltre, nei Paesi sviluppati con vaste risorse accademiche, è responsabilità dello studente della Bibbia (il cristiano medio) avvalersi di tutti i materiali di riferimento e dei commentari disponibili per aiutare a far emergere il background culturale. Questa ricerca va oltre le semplici definizioni delle parole e comprende generi letterari e modelli di pensiero che possono risultare oscuri ai lettori moderni. Spesso i lettori moderni cercano di trovare risposte a domande che semplicemente non sono affrontate nel testo antico, e il lettore moderno deve resistere all'impulso di trovare risposte che non ci sono. La ricerca di un'accuratezza scientifica moderna per dimostrare la veridicità delle Scritture è uno di questi tentativi errati.

La comprensione della cultura antica è assolutamente necessaria per capire e applicare correttamente le Scritture nei loro termini. Dobbiamo anche riconoscere che, a causa dell'arco temporale, sono coinvolte diverse culture antiche. Per esempio, l'antica cultura israelita è diversa dalla cultura romana del Nuovo Testamento. Questo richiede uno studio da parte di chi vuole insegnare le Scritture e di chi vuole studiarle da solo. Detto questo, ci sono molte Scritture che possono essere capite senza avere molte conoscenze di base. Una persona può leggere la Bibbia, giungere alla fede in Cristo e avere una buona comprensione dei fondamenti della fede senza sapere nulla dell'antico uso ebraico del sacco e delle ceneri, per esempio. Ma quando il credente cresce nella fede e vuole condividere la Bibbia con gli altri, non dovrebbe accontentarsi di leggere la Bibbia in italiano e interpretarla alla luce della propria esperienza culturale. Il cristiano in crescita dovrebbe voler approfondire la conoscenza delle antiche culture da cui la Bibbia è nata, e questo è un passo necessario per farlo.

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