Domanda
Come deve considerare un cristiano l'essere "woke"?
Risposta
Woke è un termine abbastanza moderno che è arrivato a significare "consapevole dell'ingiustizia nella società". Una persona "woke" è particolarmente attenta alla discriminazione razziale e ai problemi che la circondano. Sebbene la parola "woke" sia stata strettamente legata all'ascesa del movimento Black Lives Matter, il termine risale a tempi più remoti e si trova nella canzone del 2008 "Master Teacher" di Erykah Badu e in un saggio del 1962 pubblicato sul New York Times intitolato "If You're Woke You Dig It" di William Melvin Kelley.
Quando si tratta di essere "woke", i cristiani dovrebbero tenere a mente tre cose:
In primo luogo, i cristiani devono riconoscere che il razzismo in America ha prodotto vergogna, ingiustizia e, in alcuni momenti della storia, terribile violenza. Inoltre, nessuna persona di buon senso pensa che tutti i residui del razzismo siano stati cancellati dal movimento americano per i diritti civili della metà del XX secolo. Per quanto siamo arrivati lontano dalla Guerra Civile, c'è ancora del lavoro da fare.
In secondo luogo, i cristiani devono capire che, mentre le leggi e la legislazione custodiscono il principio dell'uguaglianza dei diritti per tutti gli americani dal punto di vista legale, nessuna legge può cambiare il cuore. Chi è pieno di pregiudizi e di odio razziale non si riempirà improvvisamente di amore solo perché viene approvata una nuova legge. A differenza di alcuni che perseguono il cambiamento solo a livello legislativo, i cristiani conoscono la malvagità del cuore umano (Geremia 17:9). La vera giustizia è possibile solo quando gli individui sono stati giustificati in Cristo. Solo quando siamo salvati possiamo vivere il mandato "Ama il tuo prossimo come te stesso" nel modo insegnato da Cristo (Marco 12:31). Gesù ha affrontato le divisioni razziali, tra le altre cose, nella parabola del buon samaritano (Luca 10:25-37).
In terzo luogo, un cristiano deve rendersi conto che la vera riconciliazione razziale nella Chiesa avviene quando diamo priorità alla nostra identità in Cristo rispetto alla nostra appartenenza a una categoria razziale o etnica. I membri del corpo di Cristo dovrebbero sentirsi più a casa nella loro famiglia cristiana che nella loro stessa etnia: "Non c'è né Giudeo né Greco, non c'è né schiavo né libero, non c'è né maschio né femmina, perché tutti siete uno in Cristo Gesù" (Galati 3:28).
Come cristiani, dovremmo essere "woke" [NdT: che significa "svegli"] all'amore di Dio per la nostra famiglia in Cristo: "Chi odia il proprio fratello è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre gli hanno accecato gli occhi" (1 Giovanni 2:11). Dobbiamo essere "woke" alla luce del Vangelo (2 Corinzi 4:4). Dobbiamo essere "woke" di fronte alla tentazione del mondo (Matteo 26:41). Siamo riconciliati con Dio e uniti a Cristo (2 Corinzi 5:18), il che ci permette di essere veramente riconciliati gli uni con gli altri. Il vero cambiamento e le vere risposte ai problemi del razzismo, dell'ingiustizia e di altri mali della società si trovano nella Parola di Dio e nella pace che Egli dà.
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Come deve considerare un cristiano l'essere "woke"?