Domanda
Cosa dice la Bibbia sul colonialismo e sull'imperialismo?
Risposta
La Bibbia non si occupa direttamente di colonialismo o imperialismo. Naturalmente, ai tempi della Bibbia esistevano degli imperi e, nella misura in cui opprimevano Israele e altre nazioni, alla fine venivano giudicati. Amos evidenzia una serie di giudizi che cadranno sulle nazioni che sono state oppressive.
Naturalmente le colonie sono esistite fin dall'antichità, ma ciò che noi consideriamo colonizzazione e imperialismo sono pratiche relativamente moderne. L'imperialismo consiste nell'acquisizione di nuovi territori per una nazione che estende il proprio dominio ad altre aree. L'idea del colonialismo è quella di mettere un gruppo di persone provenienti dalla "madrepatria" in un nuovo ambiente dove possano ritagliarsi una sorta di copia della madrepatria e sviluppare le risorse naturali della nuova terra. Le colonie acquistano beni dalla madrepatria e forniscono materie prime alla madrepatria. La colonia è un'estensione della madrepatria e, man mano che vengono impiantate colonie fedeli in tutto il mondo, nasce un impero. Non c'era nulla di intrinsecamente sbagliato in questo piano, se non il fatto che spesso ledeva i diritti delle popolazioni indigene che già vivevano nella terra colonizzata. La visione più cinica del colonialismo è che le popolazioni indigene venivano semplicemente sfruttate. Una visione più benevola direbbe che le popolazioni indigene ricevettero qualche beneficio grazie al commercio e al progresso tecnologico, e in molti casi fu diffuso il Vangelo. La colonizzazione si è spesso intrecciata con l'attività missionaria.
Purtroppo, molti missionari (ma non tutti) hanno unito il Vangelo alla propria cultura, per cui ciò che hanno diffuso è stato un misto di Vangelo e "civiltà occidentale". In molti casi i missionari erano insensibili a ciò che di buono c'era nelle culture native e trattavano le popolazioni indigene come bambini incapaci di pensare e agire da soli e la cultura nativa come qualcosa da irradiare. Anche in questi casi, sappiamo che alcune persone sono giunte alla fede in Cristo e saranno eternamente grate per un missionario che, pur non essendo culturalmente sensibile, è giunto sulle loro coste come risultato della colonizzazione e dell'imperialismo. Oggi i missionari evangelici sono molto più attenti a studiare la cultura in cui entrano e a consentire le espressioni di fede indigene, senza cambiare il messaggio essenziale.
La nostra attuale "cultura dell'annullamento" o cancel culture ci impone di analizzare e giudicare gli atti delle generazioni precedenti e poi di "cancellare" coloro che sono ritenuti colpevoli di violare i nostri attuali costumi sociali e culturali. Tuttavia, è ingiusto giudicare le generazioni precedenti sulla base degli ideali attuali, perché così facendo si presuppone che i nostri standard attuali siano corretti per tutti i tempi e tutti i luoghi; è molto probabile che una generazione futura rabbrividisca di fronte a molte delle cose che per noi sono pratiche comuni. Senza dubbio, alcuni coloni avevano le migliori intenzioni, mentre altri erano sfruttatori. Semplicemente, non c'è modo di tornare indietro e sistemare le cose o cancellare i peccati del passato.
Oggi i governi fanno generalmente ciò che pensano sia meglio per i loro cittadini o, forse più correttamente, i funzionari governativi fanno generalmente ciò che pensano sia meglio per la loro carriera, che talvolta coincide con il bene degli altri cittadini. Spesso ciò che è meglio per un Paese è dannoso per un altro. I cristiani che occupano posizioni di potere (e anche tutti gli altri cristiani) devono tenere a mente il comandamento: "ama il tuo prossimo come te stesso" (vedere Galati 5:14). Nella maggior parte dei casi oggi, amare il prossimo non implica probabilmente la colonizzazione o l'imperialismo.
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Cosa dice la Bibbia sul colonialismo e sull'imperialismo?
