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Domanda: "Che cos’è la Torah?"

Risposta:
Torah è una parola ebraica e significa “istruire.” La Torah si riferisce ai cinque libri di Mosè che fanno parte della Bibbia ebraica (Antico Testamento): Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio. La Torah è stata scritta approssimativamente nel 1400 a.C. Secondo la tradizione, fu scritta su pergamena da un “sofer” (scriba). Questo tipo di documento si chiama “Sefer Torah”, mentre una stampa moderna della Torah in formato libro si chiama “Chumash” (in riferimento alla parola ebraica che indica il numero 5).

Ecco una breve descrizione dei cinque libri della Torah:

Genesi: Il primo libro della Torah è costituito da 50 capitoli e copre il periodo di tempo che va dalla creazione del mondo fino alla morte e alla sepoltura di Giuseppe. Comprende il resoconto della creazione (capitoli 1-2), il primo peccato umano (capitolo 3), Noè e l’arca (capitoli 6-9), la torre di Babele (capitoli 10-11), la vita di Abramo, Isacco e Giacobbe e una narrazione estesa della vita di Giuseppe.

Esodo: Il secondo libro della Torah è composto da 40 capitoli e copre il periodo che va dalla schiavitù ebraica in Egitto fino alla discesa della gloria del Signore sul tabernacolo completato nel deserto. Include la nascita di Mosè, le piaghe d’Egitto, l’esodo del popolo ebraico dall’Egitto, il passaggio del Mar Rosso e la consegna della Legge a Mosè sul Monte Sinai.

Levitico: Il terzo libro della Torah è composto da 27 capitoli e contiene in gran parte le leggi relative ai sacrifici, alle offerte e alle festività del popolo d’Israele.

Numeri: Il quarto libro della Torah comprende 36 capitoli e copre un arco di tempo di circa 40 anni, durante i quali gli israeliti vagarono nel deserto. Il libro dei Numeri contiene il censimento del popolo d’Israele e alcuni dettagli sul viaggio verso la Terra Promessa.

Deuteronomio: Il quinto libro della Torah è composto da 34 capitoli ed è chiamato “Deuteronomio” da una parola greca che significa “seconda legge”. In questo libro, Mosè ribadisce la Legge per la nuova generazione, quella che sarebbe entrata nella Terra Promessa. Il Deuteronomio descrive la transizione della leadership dal punto di vista sacerdotale (da Aronne ai suoi figli) e nazionale (da Mosè a Giosuè).

I cinque libri della Torah hanno costituito la base degli insegnamenti dell’ebraismo fin dai tempi di Mosè. Gli scrittori biblici successivi, tra cui Samuele, Davide, Isaia e Daniele, fecero spesso riferimento agli insegnamenti della Legge. Gli insegnamenti della Torah sono spesso riassunti con la citazione di Deuteronomio 6:4-5, chiamato Shemà (o “Shemà Israel”): “Ascolta, Israele: l’Eterno, il nostro DIO, l’Eterno è uno. Tu amerai dunque l’Eterno, il tuo DIO, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua forza”. Gesù lo ha definito “il primo e il gran comandamento” (Matteo 22:36-38).

La Torah è considerata Parola di Dio ispirata sia dagli ebrei che dai cristiani. I cristiani, tuttavia, vedono in Gesù Cristo l’adempimento delle profezie messianiche e credono che la Legge sia stata adempiuta in Cristo. Gesù ha detto: “Non pensate che io sia venuto ad abrogare la legge o i profeti; io non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento” (Matteo 5:17).

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